Sarà capitato anche a voi almeno una volta, per esempio nel cambiare l’arredamento di casa, oppure nel progettare una cucina nuova, di mettervi, carta e penna alla mano, a cercare di capire come incastrare i vari mobili, il divano, il frigorifero e la lavatrice, per cercare di occupare meno spazio possibile e salvarvi almeno un corridoio stretto stretto tra il soggiorno e la porta di casa:
ecco, nel fare queste minime operazioni, potreste esser stati per qualche minuto dei piccoli interior designers!
In realtà, quella che possiamo tradurre in “architettura d’interni” è una disciplina che spesso viene confusa col classico mestiere dell’arredatore, ma che offre una visione ben diversa da quest’ultima: infatti, l’architetto (o designer) di interni progetta, prestando particolare attenzione agli aspetti pratici del “vivere lo spazio”, come le giuste dimensioni dei mobili, il rispetto degli spazi di passaggio, la comodità e la funzionalità degli arredi, la qualità dei materiali usati, l’abbattimento di eventuali barriere architettoniche, la ristrutturazione e l’ammodernamento degli edifici, il corretto isolamento termico e acustico, ed infine l’armonia degli spazi; mentre l’arredatore è più una sorta di “stilista” dell’interno.
Con l’avvento del concetto di Metaverso (per chi non conoscesse questa espressione, si parla di un mondo parallelo, incentrato sulla connessione sociale ma virtuale dei suoi partecipanti, strettamente connesso con la “dimensione reale”), questa figura professionale è centrale nello sviluppo di un universo “phygital”, ovvero fisico e digitale allo stesso momento, dove lo spazio di manovra è ancora vastissimo e libero.
Questo “anello di congiunzione” tra il Web composto da social networks, contenuti digitali e interattività, e il mondo fisico che ben conosciamo, attraverso uno spazio virtuale in cui ognuno verrà rappresentato da un avatar (ovvero una immagine digitale di noi stessi – simile o totalmente differente, sta a noi deciderlo), è in gran parte ancora in fase di sviluppo, e gli interior designers potranno progettare questi spazi in tempo reale, concentrandosi anche su prodotti fisici che serviranno a migliorare la vita dei nostri alter ego digitali, consentendo agli utenti (o meglio, ai potenziali clienti) di connettere gli spazi abitativi virtuali progettati dagli architetti con oggetti di entrambe le dimensioni. Per mettere in contatto professionisti e clienti “virtuali”, esiste già una piattaforma, Metaverse Interior Design, che permette di “ingaggiare” dei designers per sviluppare e creare prodotti da inserire nel Metaverso.
Realtà virtuale, mondo parallelo, universo delle possibilità: chiamatelo come volete, il Metaverso è sicuramente una finestra nuova per artisti e creativi digitali, per dare sfogo alla loro creatività ed essere ricordati nel tempo; ed è anche uno spazio illimitato dove sviluppare una professione in continua evoluzione, quella dell’Interior Designer.
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